23.12.16

L'ultimo di quest'anno


Anche per quest'anno abbiamo finito. 
Tutto bene? Tutto a posto? 
Beh, parliamone. 
Ho scoperto di aver inaugurato il 2016 con una «reportage» dalle montagne, dove scoprivo l'inquinamento visto dall'alto. E non era una bella vista.  Il secondo post era sulla morte di David Bowie. 
Diciamo che da un inizio del genere non poteva che scaturirne, prima o poi, una serie di post sempre più deprimenti, soprattutto con l'arrivo dell'autunno. 
E questo è diventato un problema nemmeno troppo piccolo. 
La sensazione che le cose si ostinino ad andare peggio delle mie speranze è diventata una costante. Spero mi perdonerete se mi sono ostinato a parlare di Donald Trump – un Berluscononi cupo, ostinato e piendisé, carico di atomiche e di CO2 – di libri belli ma tutto sommato drammaticamente profetici o di referendum, utili o inutili che fossero. Vi ho risparmiato (siatemene grati) un bel pippone sulla strage di Berlino, nonostante la mia simpatia per il berlinesi e la loro storia, la mia passione per la lingua tedesca e la morte di Fabrizia, una dei tanti giovani andati all'estero con la benedizione di Mr. Poletti. Così come non ho trovato la forza, il tempo e probabilmente la conoscenza necessaria per spiegare che cosa sta accadendo ai poli. 
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Scendendo su un piano del tutto personale posso esultare – e in cuor mio lo sto facendo – per ALIA Evo 2.0 e per ALIA Arcipelago, libri ed e-book importanti e spero graditi dai lettori, esulto per la laurea della mia bella (lo so, lo so, sono un papà, che ci volete fare?) figlia Morgana. In realtà ALIA Evo 2.0 mi ha succhiato via una buona metà dell'anno, ma è stato bello prepararla. Ora sto meditando su un ALIA successiva, ALIA Evo 3.0, impresa tutt'altro che facile, e sugli ALIA Arcipelago successivi. Di tutto ciò penso ne riparleremo a febbraio 2017, sperando che i miei compagni di cordata abbiano voglia di tentare un'altra scalata. 
Ho continuato il lavoro per LN-LibriNuovi, pubblicando mediamente una recensione ogni tre giorni. Un lavoro che continuerò anche se con scadenze meno ravvicinate. LN ha ormai più di mille recensioni on-line, tutto sommato una discreta biblioteca. 
Ho partecipato alla vita sul social network dei vari gruppi di fantastico e fantascienza ed ho partecipato a StraniMondi 2016. Un bilancio pieno di chiaroscuri del quale ho parlato qui.  
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Mi piacerebbe iniziare il 2017 in una maniera diversa dagli ultimi due anni, senza nulla da maledire né nulla da temere, anche se so che non è facile. 

In ogni caso vorrei chiudere l'anno con i più affettuosi auguri per i miei amici, sia quelli reali che quelli virtuali, per quelli materiali e quelli elettronici: mi siete tutti enormemente cari.

Bisognerà resistere negli anni che verranno e bisognerà trovare forza anche dove non ricordiamo di averla. 
E bisognerà ricordarsi di ridere, anche quando non ne avremo voglia. 
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Vi lascio con un haiku di Matsuo Bashô, una visione e insieme un augurio:

Profumo di fiori di pruno
sorge improvviso il sole
sul sentiero di montagna