8.6.17

Caos e altre minuzie


Le elezioni in Gran Bretagna, la deposizione dell'ex-capo dell'FBI davanti al congresso che inchioda Trump, un giovane mezzo sangue marocchino-bolognese che si lancia sui passanti a Londra con un coltello da macellaio e viene abbattuto dalla polizia, l'ultima strage a Teheran, la vendetta contro il sostegno degli iraniani alle forze anti-ISIS... e il tedeschellum – ma potrebbe essere anche un teutonichellum o un mangiacrautellum, con quel latinorum da imbecilli degno di un Azzeccagarbugli o del dottor Balanzone– che dura solo qualche giorno prima di scomparire nel maelstrom in un parlamento che, a distanza di pochi mesi dalla fine della legislatura, ha le stesse capacità raziocinanti e progettuali di un pesce spada sul ponte di un peschereccio. 
E poi l'infinita e interminabile polemica sui vaccini, Totò Riina che non può tornare a casa sua (sia lodato il cielo), i miei torinesi che riescono a farsi un attentato con centinaia di feriti senza nessun aiuto dall'estero, le inchieste condotte da magistrati che si diramano in altre inchieste e ne provocano altre, scatenando polemiche, veleni, scambi di coltellate sotto il pelo dell'acqua... 
E Renzi, Renzi nostro che probabilmente ha già venduto l'anima al diavolo per tornare a fare il leader piacione davanti a una telecamera, ignorando che Mr. Mefistofele ne ha comprato a dozzine in questi mesi...
CAOS.
Non so voi, ma io ho la sensazione che quel poco di intelligenza che distingueva la nostra specie dalle mosche o dai ratti si stia sciogliendo al sole, quello evocato, secondo Trump, dai vili musi gialli cinesi pur di fermare The American Way of Life


Siamo sette miliardi. 
Già.
Ma non si può pensare di ridurre la sovrappopolazione umana a colpi di dieci-dodici morti per volta, oltre tutto uccisi a coltellate. Prendiamo esempio dalla Siria, dal Nord della Nigeria, dallo Yemen, posti dove i morti si contano a centinaia. E per chi non muore sul posto e vuole andare via il prima possibile, possiamo farlo imbarcare su un gommone insieme ad altre centinaia di nostri simili, con la possibilità concreta di fermarsi sul fondo del Mediterraneo. Bene, a colpi di centinaia di morti dovremmo riuscire a fermarci ai sette miliardi, perlomeno per qualche mese. 
Il ghiaccio che si scioglie, gli orsi bianchi che frugano nei bidoni, i trichechi senza ghiaccio, accatastati sulle spiagge dell'Alaska come a Riccione il 15 agosto... E la siccità in arrivo che ha già colpito duramente in Nigeria (guarda caso), nello Yemen (ma no), in Somalia e nel Corno d'Africa (ecco perché arrivano tanti eritrei...), in Sudan (...), in Siria, insieme alla guerra... insomma a guardarsi un attimo in giro – invece di scrivere colossali asinate sui social network – si scopre che: 

Nel mondo sono in corso 79 conflitti per cause ambientali, di questi 19 vengono considerati di ''massima intensità''; dal dopoguerra ad oggi sono stati 111 gli eco-conflitti. Ci sono 1,4 miliardi di persone che vivono in aree sottoposte a stress idrico. Non solo. Per il futuro sono previsti 250 milioni di rifugiati ambientali al 2050. (da A&E, Ambiente ed Energia, ANSA.it


Duecentocinquanta milioni di rifugiati...[*] ma vi rendete conto? Quattro volte (e qualcosa) il totale della popolazione italiana. 
Certo, nel tentativo di mantenere più o meno fisso il numero di sette miliardi sarebbe una buona politica quella di aspettare il quarto di miliardo di assetati stando acquattati dietro un titanico muro e/o spianando migliaia di mitragliatori. In fondo non faranno poi tanta resistenza... 
Appunto, CAOS.
Sinceramente fatico a mantenere il controllo dei nervi, in questa situazione. Le mie quattro stupide e patetiche idee sull'uguaglianza, la fraternità e la libertà mi sembrano sfiorite come i fiori a Damasco. 
Ma a quelle mi atterrò. E, grazie a Dio, non sono eterno. 
Comunque, oggi 8 giugno 2017, ore 19.37 mi auguro sinceramente che Corbyn ce la faccia. O che, quantomeno, riesca a far inciampare la May, con la sua faccia odiosa da capufficio a fine carriera. 
E che, magari, qualcuno riesca a spedire Trump a fare compagnia a Pietro Gambadilegno. 
Tanto non accadrà, ma lasciatemi illudere per poche ore...
 

[*] sempre se la situazione non peggiora, ovviamente.

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